Quattro anni fa, la casa madre di Facebook ha cambiato il proprio nome in Meta, annunciando che il futuro dei social network e delle relazioni interpersonali sarebbe passato attraverso il metaverso, una realtà virtuale in cui le persone avrebbero interagito tra loro in mondi digitali. Quella scommessa non è mai decollata e l’azienda ha finalmente deciso di gettare la spugna. Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’azienda guidata da Mark Zuckerberg sta preparando tagli del 30% al budget della sua divisione dedicata al metaverso, Reality Labs, segno che la grande ossessione del suo fondatore è passata in secondo piano rispetto al boom dell’intelligenza artificiale.
Meta Taglia sul Metaverso: Reality Labs verso il Ridimensionamento

Fin dalla sua fondazione, Reality Labs è stata il “pozzo senza fondo” in cui Meta ha investito decine di miliardi di dollari senza ricevere praticamente nulla in cambio. Senza andare oltre, negli ultimi risultati trimestrali di meno di due mesi fa, la divisione metaverso ha perso 4,4 miliardi. E il problema è che nessuno vede il punto in cui quel pozzo inizierà a riempirsi, dato che l’attività di Horizon Worlds, il mondo digitale che costituisce il cuore della sua scommessa, è quasi aneddotica.
Così, i dirigenti dell’azienda hanno deciso un taglio del 30% degli investimenti in Reality Labs, il che comporterà una riduzione quasi immediata del personale. Anche la sezione Oculus, la filiale che vende occhiali per la realtà virtuale, ne risentirà. Oculus ha avuto un po’ più di successo, dato che i suoi occhiali sono più economici rispetto alla concorrenza, ma non ha molto senso all’interno di Meta se gli acquirenti dei suoi occhiali li usano per entrare nei mondi della concorrenza e non in quelli della società stessa.
Una scommessa fallita sul futuro

Il metaverso è apparso nel 2021 come la grande scommessa personale di Zuckerberg per rinnovare Facebook. Il suo obiettivo, dal punto di vista imprenditoriale, era quello di trasformare i suoi occhiali per la realtà virtuale in una sorta di “nuovo iPhone”, con il social network al posto di Apple come fornitore indiscusso di dispositivi, sistemi operativi e app store. Se tutto fosse andato come desiderato, centinaia di milioni di persone avrebbero già degli occhiali Meta, con cui entrare in mondi digitali costruiti con la tecnologia Meta, acquistando attraverso l’app store Meta (con commissione) e visitando Horizon Worlds, di Meta, con grande frequenza.
Ma quel sogno non è mai decollato: la fine della fase più acuta della pandemia di COVID ha riaperto le strade e riattivato i viaggi, e l’interesse per i mondi virtuali domestici è crollato. Inoltre, le grandi aziende rivali non hanno mai mostrato alcun interesse a lanciarsi nel metaverso, e i consumatori sono rimasti fedeli alle alternative già consolidate nel mondo dei videogiochi, come Roblox, Fortnite o VRChat. Horizon Worlds è diventato uno scherzo ricorrente per la sua grafica scadente, la mancanza di gambe degli avatar e la sua scarsa popolarità.
Meta ha pagato questa decisione con un crollo del 70% in borsa, passando dai 380 dollari prima del suo fatidico annuncio ai 110 dollari a metà del 2022. Ma l’IA è venuta in soccorso, introducendo una tecnologia rivoluzionaria che Facebook poteva effettivamente utilizzare per qualcosa: vendere pubblicità. Il suo business è decollato e l’azienda di Zuckerberg si è immediatamente orientata verso questo settore, lasciando il metaverso come una questione secondaria che appariva ormai solo nei suoi conti insieme alla cifra di miliardi di dollari persi ogni trimestre.
Zuckerberg, finalmente, sta indicando l’inizio della fine del suo più grande fallimento. Il mercato lo ha celebrato portando le sue azioni a 666 dollari, sei volte di più rispetto al periodo di massimo splendore del metaverso. Resta da vedere se gli darà ancora una possibilità, o se i tagli di oggi sono il preludio di una vendita o della chiusura completa di Reality Labs.



